In breve

La nostra idea, il nostro metodo. Edotti, dalla hegeliana “fenomenologia dello spirito”, delle possibilità dialettiche dell’uomo, ci proponiamo di illustrare come la psiche individuale possa evolvere, appunto “dialetticamente”, verso la maturità delle relazioni intrapsichiche e interpersonali.
Il confronto con la psicoanalisi. Se quello di cui sopra è l’obbiettivo precipuo della Psicodialettica, gran parte del suo processo formativo appare modificato rispetto a quello freudiano che suggeriva di realizzare il progetto: “Là, dove c’era l’Es, ci sarà l’Io”.
In Psicodialettica ciò che evolve è la relazione. Infatti, anziché affermare: “Al posto di una struttura ce ne sarà un’altra”, la Psicodialettica propone lo slogan: “Al posto di una relazione ce ne sarà un’altra”. Al posto di una relazione simbiotica od oppositiva, ci sarà una relazione conciliata e distinta. L’io partirà per tornare: si opporrà, dialogherà, si confronterà con i divieti della civiltà e si riconcilierà infine con essi; si separerà dai genitori mitici e si tornerà infine da loro; si porrà di fronte al Non-io, si disidentificherà da lui e lo lascerà in fine essere così com’è, vicino o lontano, favorevole od ostile, come altro da sé, senza desiderio e senza avversione.
Un ulteriore passo avanti. Ma la psicodialettica pensa che anche tale evoluzione, di stampo junghiano, sia ancora insoddisfacente e suggerisce un possibile compito ulteriore: la disidentificazione dell’Io dal Non-io, ossia dei due della coppia conciliata. Alle congiunzione degli opposti deve far seguito una disidentificazione; a Jung deve far seguito l’ottuplice sentiero del Buddha.
Il confronto con le varie psicoterapie. Come si potrà constatare in queste pagine, particolarmente interessanti sono anche i confronti, i paralleli, le differenze e le somiglianze culturali fra la Psicodialettica e i principali indirizzi psicodinamici (Freud, Jung, Adler) che la Psicodialettica cerca di compendiare, in modo non eclettico ma prospettivistico, armonizzare e completare con alcuni apporti della psicologia orientale.
Una prospettiva evolutiva. Una prospettiva dunque evolutiva e relazionale, quella che ci si propone di sviluppare: ossia far evolvere, lo ripetiamo, la relazione nel colloquio interpersonale ed intrapsichico.