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Altri passi sulla via psicodialettica

Ansia normale e ansia patologica

  • Immagine del redattore: lisamarchetta
    lisamarchetta
  • 14 feb 2019
  • Tempo di lettura: 1 min

Tutte le emozioni primarie sono utili per la sopravvivenza. Esse sono il corredo che la natura ci ha donato per sopravvivere all'ambiente esterno. Un'ambiente che oggi è molto meno pericoloso rispetto a quanto lo è stato per i nostri antenati. Oggi è in pericolo più la nostra autostima che la nostra pelle. Gli attacchi che subiamo più che fisici sono psicologici. Ma, il nostro organismo, non ha avuto il tempo di cambiare tanto quanto è cambiato il mondo e ANSIA, RABBIA, DISGUSTO, GIOIA, SORPRESA e TRISTEZZA, continuano ad abitare il nostro sistema psico-fisico. Che farne di questi potenti motori? L'ansia, se canalizzata verso un obiettivo e se scaricata del tutto a scopo raggiunto, può essere un valido aiuto, una specie di integratore naturale. Ben inteso, l'ansia "normale", non quella "patologica". Per ansia patologica s'intende uno stato continuativo e pervasivo d'ansia, quando cioè l'ansia è sempre con noi e ci fa vedere il mondo e noi stessi solo attraverso i suoi occhi: finiamo anche con l'agire attraverso di lei. Quand'è così non riusciamo a tornare in uno stato di omeostasi, gli indici fisiologici, come il battito cardiaco, sono sempre un pò al di sopra di quel che richiede la situazione. Possiamo sentirci inquieti, soffrire d'insonnia o percepire pericoli inesistenti. La psicoterapia aiuta ad essere più consapevoli di quello che proviamo. Lo psicologo fornisce tecniche di gestione dell'ansia, scegliendo quella più adatta al paziente. Pubblicato: 1 giorno fa

 
 
 

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